BIANCA E L’OLIMP(IC)O

Quando:
9 Marzo 2019@11:00–12:30
2019-03-09T11:00:00+01:00
2019-03-09T12:30:00+01:00
Dove:
Teatro dei Piccoli
Via A. Usodimare
80125 Napoli
Italia
Costo:
€ 8,00 sabato e festivi - CARD LIBERI TUTTI a 5 ingressi (€ 35) o a 10 ingressi (€ 60) a scelta tra tutti i titoli
Contatto:
I Teatrini
081 0330619 (feriali 9.30/15.30)

 3>10 anni

> venerdì 8 marzo 2019, ore 10,00

sabato 9 marzo, ore 11,00

Un Angelo Custode si aggira sulla Terra alla ricerca di un nuovo predestinato. Ha perso il lavoro, da quando il suo bambino – il Capitano –  è diventato grande. L’Angelo ricerca un talento. Una fanciulla, Bianca, viene risvegliata dopo cent’anni dal sonno che ha pervaso il mondo quando il Capitano ha lasciato il gioco. Bianca ricorda poco, ricorda di aver perso il suo papà. L’Angelo l’aiuterà a scoprire il suo talento e a salutare tutto ciò che le impedisce di essere se stessa. Tutto questo sotto l’occhio vigile della Fonte, dea della Creazione e ispiratrice del gioco.

«Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio
è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro».
Guido Gerosa
Tanto tempo tutto era indistinto poi si formò un mondo simile a un palazzo fatto di sette piani: al Quinto piano vivevano le creature divine e semidivine come l’ Angelo Custode del calcio; al Terzo gli Umani com
e Bianca; al Settimo L’Energia Creatrice come la Fonte.
Una Fanciulla, un Angelo e la Fonte sono i personaggi della nostra storia, che come un romanzo di formazione, traccia gli episodi, le sconfitte e le vincite che segnano la scoperta
del proprio talento. Bianca ha perso il suo papà e da allora è caduta in un sonno profondo.
Prem, l’Angelo Custode del Calcio, si lascia addormentare dalla fissità del suo quotidiano, da quando il suo Eletto, Francesco Totti ha lasciato il gioco, non trova più senso del suo Essere Angelico. La Fonte, energia creatrice di tutto ciò che è, ha osservato la ragazza e l’Angelo e li costringe all’incontro, colei che sa comprende che Bianca e Prem devono incontrarsi e ricominciare a giocare, per dare al Mondo un nuovo senso del gioco del calcio.
Il calcio si fa metafora del linguaggio teatrale; la perdita del padre e del Capitano, offrono un’opportunità ineguagliabile sullo stabilire un nuovo tracciato al destino della bambina e del suo allenatore divino. I pregiudizi sull’essere femmina e il talento di Bianca fanno osservare a Prem che le regole fino ad ora intraprese nel calcio tradizionale non hanno permesso neanche a lui di esprimersi al massimo della sua eccellenza Divina. La Fonte dispensa moduli e schemi, come preghiere e mantra da osservare in una disciplina di silenzio ed ascolto; Bianca deve piangere la perdita, affrontare la paura di non essere
all’altezza del giudizio degli altri e scoprire che nulla finisce ma che il tutto è protetto e vive nell’Amore.
Tecnica utilizzata: 
teatro d’attore

RUOTALIBERA TEATRO (Roma)

BIANCA E L’OLIMP(IC)O

Regia Fiona Amar Devta Sansone
Drammaturgia Ferdinando Vaselli
Con Susanna Acchiardi, Beatrice Fedi, Chiara Saiella
Voci off Ninni Bruschetta, Cora Presezzi
Scenografia e video Brì Di Tanno
Costumi Veronica Urgese

 

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